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Protezione solare: tutte le differenze tra filtri chimici e fisici

Cosa sono e come funzionano i filtri solari chimici e fisici

Uno dei concetti più importanti in tema di protezione solare è il filtro, cioè il principio attivo di creme, lozioni e spray protettivi. 

Quindi, tecnicamente parlando, col termine filtro solare intendiamo una sostanza capace di proteggere la pelle dall’azione del sole, in particolare dai raggi ultravioletti (UVA e UVB).

A seconda della loro formulazione e struttura molecolare, i filtri possono svolgere questa importantissima funzione di difesa in diversi modi

Semplificando, possiamo dire che i più comuni sono l’assorbimento e la schermatura.

Si tratta di una distinzione molto importante, soprattutto perché è alla base della differenza tra filtri chimici e fisici.

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La differenza tra l’effetto assorbimento dei filtri solari chimici e schermatura dei filtri fisici.

Il filtri chimici: caratteristiche e benefici

I filtri chimici, detti anche organici, sono costituiti da molecole complesse e si chiamano così perché bloccano le radiazioni attraverso una reazione chimica di assorbimento.

In altre parole, agganciano e intrappolano le radiazioni che raggiungono la pelle, evitando che penetrino in profondità, danneggiando i tessuti sottostanti.

Ciascun filtro chimico reagisce diversamente alla banda solare con cui entra in contatto, e alcuni di essi, una volta colpiti, diventano instabili o inefficaci.

I filtri chimici sono stati i primi ad essere inventati, sono abbastanza economici e facilmente realizzabili in laboratorio.

Per questo, per molto tempo sono stati utilizzati nella produzione della maggior parte dei prodotti solari.

I filtri chimici offrono una protezione poco uniforme
Oggi sappiamo che molti filtri chimici offrono una protezione irregolare e possono provocare arrossamenti

I filtri chimici: i rischi per la salute e per l’ambiente

Tuttavia, negli ultimi anni un numero sempre maggiore di ricerche ha evidenziato diversi rischi per la salute e per l’ambiente connessi all’uso di queste sostanze.

Infatti, oggi sappiamo che i filtri chimici possono provocare surriscaldamento, irritazioni e altre reazioni avverse, oppure attraversare la pelle ed entrare in circolo nel sangue.

Per esempio il PABA, uno dei filtri chimici più utilizzati di sempre, dal 2009 è stato vietato perché ritenuto cancerogeno e responsabile di dermatiti allergiche.

Inoltre, i filtri chimici risultano dannosi per l’ambiente, in quanto possono generare delle modificazioni genetiche su diverse specie di pesci, molluschi, alghe e coralli.

Per questo motivo, nel 2018, le autorità ambientali delle Hawaii e dell’isola di Palau nell’Oceano Pacifico hanno proibito l’utilizzo di alcuni filtri chimici sulle loro spiagge. 

Isola di Palau - filtri chimici proibiti sulle spiagge
Isola di Palau (Oceano Pacifico) – Nel 2018, le autorità hanno proibito l’utilizzo di alcuni filtri chimici per preservare gli ecosistemi delle spiagge.

Il filtri fisici: funzionamento e caratteristiche

I filtri fisici, detti anche inorganici, sono sostanze con proprietà schermanti, che proteggono  la pelle dal sole respingendo le radiazioni UV. 

Sono costituiti da piccole particelle minerali che funzionano come uno scudo, che impedisce ai raggi solari di raggiungere anche gli strati più esterni della pelle. 

Per questa caratteristica, diversamente dai filtri chimici, i filtri fisici non vengono assorbiti dalla pelle e non reagiscono chimicamente con le radiazioni solari.

Inoltre, siccome conservano una struttura molecolare stabile, non accumulano calore e mantengono un’efficacia costante contro i raggi UVA, UVB, infrarossi e inquinamento.

filtri fisici protezione uniforme e sicura per la pelle
Diversi studi dimostrano che i filtri fisici offrono una protezione uniforme e sicura per la pelle.

I filtri fisici: proprietà e benefici

Rispetto ai filtri chimici, i filtri fisici risultano più sicuri per la salute della pelle, in quanto comportano un numero molto minore di effetti indesiderati.

Infatti, grazie alle loro proprietà, sono tollerati fisiologicamente e proteggono la cute anche dalla cosiddetta luce blu di smartphone, computer, TV led e lampade a basso consumo.   

I filtri fisici sono ammessi anche nei disciplinari ecologici più severi perché hanno un ridotto impatto ambientale e rispettano gli ecosistemi marini come la barriera corallina. 

I migliori filtri solari fisici contengono sostanze funzionali di origine naturale: le più utilizzate sono il biossido di titanio e l’ossido di zinco.

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